martedì 9 gennaio 2018

#42 Parola dell'anno

Caro 2018,
all'alba del nove di gennaio ho terminato la mia lista dei buoni propositi che ti riguardano.
Anche se per molti aspetti sei partito arrancando, per altri vai già a gonfie vele ed è per questo che confido molto in te.
Confido in trecentosessantacinque giorni positivi, trecentosessantacinque giorni di libertà.
Infatti la mia parola dell'anno per te, mio caro, è LIBERTÀ.
In caps lock.
Vorrei essere libera di cantare a squarciagola senza pensare a chi canta meglio; di leggere per ore senza credere d'aver perso tempo, di fotografare senza rispettare le regole.
Vorrei essere libera di mangiare tanto o mangiare poco, di vestirmi come mi pare senza sentirmi fuori posto; di tenere i capelli castani o di tingerli come piacciono a me, di stare tutto il giorno in pigiama se fuori piove.
Vorrei essere libera di sorridere, arrabbiarmi, piangere, ridere fino alle lacrime, urlare, stare in silenzio;
Vorrei essere libera dall'ansia che mi porto dietro ormai da un sacco di tempo; libera dalle cattiverie e dai giudizi gratuiti.
Vorrei essere libera di essere semplicemente me stessa, semplicemente incasinata.


Àlexa.

giovedì 14 dicembre 2017

#41 Caro diario

Caro diario,
la giornata è quasi finita ed io sono particolarmente delusa da me stessa.
Questa mattina volevo alzarmi presto, fare dei biscotti, fare delle foto, sistemare il computer, sorridere, cantare tanto, essere felice.
Ho fatto solo i biscotti.

Àlexa.

mercoledì 13 dicembre 2017

#40 Fa male all'anima

Ho 23 anni e sono capace di fare tante cose.
Ho 23 anni ma non mi sento adulta.
Ho un sacco di paure, un sacco di limiti.
A 23 anni sento di dover crescere ancora tanto e mi sembra di sentire il ticchettio dell'orologio che mi ricorda quanto il tempo vada veloce.
Sono giovane mi ripetono, ho tutta la vita davanti mi dicono..
Ma in realtà questa vita scorre in fretta, passa e non lascia spazio per rialzarsi se si inciampa.
L'unica cosa che di certo ho capito fino adesso è che bisogna sempre fare dei sacrifici, che spesso bisogna portare avanti la propria idea anche se si va contro qualcuno a cui si vuole bene, anche se gli si fa un torto.
E fa male.
Fa male all'anima.

Àlexa.

sabato 14 ottobre 2017

#39 Uno scatto semplice

Qualche giorno fa mi sono tirata su le maniche.
Ho preso la pasta sfoglia dal frigo, lo zucchero ed un coltello.
Ho preparato le prussiane.
Nulla di particolare, dei semplici  biscotti per profumare la cucina.
Volevo fotografarli ed ho spostato il mio "set" vicino alla finestra.
Non ero da sola come succede spesso, c'era anche lui, che di fotografia ne sa molto più di me.
Le sue foto sono sempre splendide ed io mi sento sempre un po' incapace a confronto.
Ma in quel momento avevo tutto pronto, la macchina fotografica era sul cavalletto ed i miei dolcetti erano usciti dal forno.
Con una semplicità disarmante ci siamo messi insieme a sistemare la tazza, i biscotti, la tovaglia, il vassoio..
E con la stessa semplicità ho scattato la foto.
Una, due, tre, dieci foto. Alla fine ne ho salvata solo una, quella più bella, quella con il significato più stupido ed allo stesso tempo più importante: la nostra prima foto insieme, io dietro l'obiettivo e lui, le sue mani, da fotografare.
Non era mai successo prima.
Potrà sembrare una stupidaggine ma noi conosciamo le difficoltà, conosciamo le sconfitte passate, i dettagli lasciati indietro e persi irrimediabilmente.
E questa foto significa molto per noi e per lui.
Ma soprattutto significa molto per me.


Àlexa.

martedì 19 settembre 2017

#38 Un racconto semplice

Oggi ha piovuto tutto il giorno.
Ieri per fortuna il tempo era diverso e ne ho approfittato per fare un giro in un posto relativamente vicino a casa, quindici, venti minuti al massimo, con la persona migliore del mondo.
Abbiamo fatto una passeggiata, una piccola caccia al tesoro, e poi mi è venuta fame. Santo Tripadvisor che ci ha mostrato i ristoranti vicini.
Ne ho scelto uno che proponeva piatti di vario tipo, per essere sicura di trovare qualcosa che mi andasse davvero. Non ero del tutto tranquilla ma mi sentivo bene ed ero sicura di poter mangiare senza preoccupazioni.
Il menù era fantastico ed avrei ordinato ogni cosa presente in quelle pagine se avessi potuto.
Alla fine ho scelto una bruschetta con pomodoro fresco a pezzi e dei tagliolini con panna e salmone. Per lui una bruschetta come la mia ed un piatto di gnocchi ai quattro formaggi.
Le mani non tremavano, gli occhi sorridevano, lui aveva uno sguardo pieno d'amore e di pazienza.
Abbiamo mangiato benissimo, come non mi capitava da un sacco di tempo, tanto che abbiamo deciso di dividerci anche un dolce.
Dopo aver pagato siamo usciti contenti entrambi, lui rilassato ed io sorpresa.
Sorpresa per la facilità con cui ho sgomberato la mente.
Sorpresa per la bontà di quei piatti.
Sorpresa per come mi guardava.
Sorpresa per essere riuscita a rendere un lunedì, un giorno di ferie, per entrambi.
Ma non sorpresa della sua presenza. C'era ieri, c'era un anno fa quando questo percorso era disastroso, e ci sarà in futuro.
Perchè ci sono alcune cose che non si possono sapere con certezza ma lui non è una di quelle.
Lui è la certezza più grande della mia vita.

Àlexa.

domenica 5 febbraio 2017

#37 Come un cactus

Spesso mi arrabbio per niente, non ascolto e mi impunto. Come fossi una bambina che vuole a tutti i costi una caramella.
Spesso non voglio sentire ragioni, ti mando via e ti evito. Ma infondo lo sai che non voglio altro che un abbraccio da togliere il fiato.
Spesso sono pungente come un cactus e tu lo sai che mi piacciono tanto. Però poi nel profondo sono una torta allo yogurt, soffice, che si scioglie tra le labbra.
E mi sciolgo tra i tuoi baci, tra le tue braccia, guardando i tuoi occhi.
245 giorni dopo, un po' di più ogni giorno.
E ti amo, con tutte le spine ma anche con tutta la dolcezza che tengo dentro.

Buon cinque febbraio amore mio.


Àlexa.

lunedì 2 gennaio 2017

#36 Sei finito ma...

Mi ci è voluto un giorno in più per carburare ma ora so cosa voglio dirti.
Siamo partiti proprio male, ma male che poco poteva essere peggio: scarsa salute, una delusione dopo l'altra, bugie e lacrime.
Per quasi metà hai fatto schifo finché non c'è stato un salto di qualità che è piombato all'improvviso nelle mie giornate e le ha sconvolte.
Non era in programma ma da quel momento siamo saliti ogni giorno un po' più in alto dal fondo e la vita ha iniziato ad essere in discesa anche per me.

Insomma, caro 2016, sei finito, ma non dirò che spero nel 2017 un anno migliore.
Ci sono molti aspetti ancora da migliorare ma tu sei stato già un bel cambiamento e ti voglio dire grazie, di cuore.

Àlexa.

venerdì 23 dicembre 2016

#35 Mancanza e malinconia

Sono qui sola, immersa nei pensieri.
Tu non ci sei, lavori.

Penso a qualche giorno fa: mentre facevo una passeggiata sono passata davanti al parco dietro casa. C'erano due ragazzi seduti su una panchina.
La nostra panchina.
Quella in cui ti aspettavo il giorno in cui ci siamo conosciuti, quella in cui siamo stati molte altre volte dopo quel giorno.
Penso che avrei voluto fotografarli, erano così simili a noi.
Un paio di volte ci sono andata da sola in quella panchina, mi ci sono seduta ed ho sentito la tua mancanza.
Ora però, a distanza di mesi, so che anche quando non sei vicino a me fisicamente, ci sei, al mio collo per cominciare, ma anche nei miei occhi, sulle mie labbra, nel cuore.

Anche se non ci sei, ci sei lo stesso.
E il tuo posto, anche se a volte è vuoto, rimarrà sempre lì per te, per tutte le volte in cui tornerai da me.


Àlexa.

giovedì 8 dicembre 2016

#34 Immagino...

Sono qui stasera, seduta sul letto con il computer sulle gambe. Non succedeva da tanto tempo.
Vorrei avere più tempo per scrivere, per parlare, per esprimere il caos che ho nella testa.
Oh beh, diciamoci la verità, di tempo ne ho fin troppo, quella che mi manca è l'ispirazione.

Stasera penso a noi, al futuro.
Ci immagino in cucina a lavare i piatti insieme dopo aver cucinato e mangiato la nostra prima pasta.
Immagino me e te distesi sul divano a guardare Harry Potter; oppure sotto le coperte al calduccio, in compagnia di un buon libro, io il mio, tu il tuo.
Anche questi mi mancano, poca voglia anche di leggere..
Immagino il bacio della buonanotte che non sarà dato alla porta, al freddo, ma in un abbraccio che durerà tutta la notte.
Immagino un risveglio spettinato e scompigliato, il pensiero che non potrei chiedere di meglio alla vita.
Ma sai cosa immagino anche? Le uscite nei negozi, come abbiamo detto proprio oggi.
Immagino un carrello pieno di tazzine e piatti colorati, oggetti vintage, cornici da riempire con le nostre foto e mobili da riempire con i nostri ricordi, con i nostri viaggi.
Immagino tanti sorrisi e tanti baci.
Tanto amore e tante stelle.

Per ora non mi resta che immaginare, ma oggi noi ci siamo, ed è quello che conta di più.

Àlexa.

martedì 6 dicembre 2016

#33 Giornate strane

Ci sono giornate come oggi in cui nulla sembra avere un senso, in cui non ci sono forze, in cui tutto da fastidio ed ogni piccola cosa può peggiorare la situazione.
Ma poi ci sono i tuoi occhi, che arrivano al momento giusto, in punta di piedi, e mi guardano come volessero dirmi che da quel momento tutto può cambiare ed essere migliore. E la giornata, anche se ormai alla fine, migliora per davvero.

Àlexa.